Colombia: nel fine settimana uccisi un ragazzo di 14 anni nel Cauca e una bambina di 10 anni nel Chocó. Sei i massacri da inizio anno. L’appello dell’Onu

Ennesimo fine settimana di sangue in Colombia, soprattutto nei dipartimenti sud-occidentali del Cauca e de Chocó, con il coinvolgimento di minori. Duele Breiner David Cucuñame López, ragazzo indigeno Nasa di 14 anni, è stato coinvolto casualmente in un massacro (il sesto del 2022, secondo l’ong Indepaz) accaduto venerdì scorso a Las Delicias, nel municipio di Buenos Aires (Cauca), che aveva come destinatario un gruppo di guardie indigene Nasa. L’accaduto è stato denunciato dal Consiglio regionale indigeno del Cauca. Nel corso dell’azione criminosa, è stato ucciso anche il leader indigeno Guillermo Chicana.


Sull’accaduto hanno preso posizione diverse organizzazioni della società civile. Il Cric segnala che “le cifre della violenza nel dipartimento del Cauca sono devastanti. Secondo l’Osservatorio del Cric per i diritti umani e la difesa della vita, ci sono stati 314 omicidi di autorità indigene, membri della comunità e guardie tra gli anni dal 2019 al 2021”. L’organizzazione indigena è particolarmente critica verso la dissidenza Farc, massicciamente presente nella zona, insieme ad altri gruppi illegali e a cartelli del narcotraffico: “In questo momento, le azioni dei gruppi armati al servizio del narcotraffico, dell’estrattivismo illegale e delle economie illecite prendono le distanze dalla presunta lotta rivoluzionaria del popolo. Non è una lotta, sono interessi meschini, particolari, banali delle cellule chiamate dissidenti”. L’Associazione delle assemblee indigene del Nord Cauca (Acin) esprime indignazione per l’uccisione di un ragazzo quattordicenne e accusa il Governo nazionale di “non intervenire deliberatamente in questi conflitti e di non rispettare sistematicamente gli accordi di pace”.
Altro grave, fatto, come accennato, si è verificato nel dipartimento del Chocó, nel comune di Medio San Juan. Alcuni membri del gruppo paramilitare Clan del Golfo sono arrivati al paese sparando all’impazzata. Uno dei proiettili ha colpito mortamente Valeria Murillo Murillo, una bambina di 10 anni, che si era rifugiata con la madre in una fragile casa di legno, che non ha trattenuto il proiettile.


Un forte appello a rispettare la popolazione civile e soprattutto al rispetto della vita di bambini e adolescenti è giunto dall’Alto Commissariato per i diritti umani dell’Onu.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia