Dal 18 al 25 gennaio le confessioni cristiane sono chiamate in modo speciale alla preghiera comune per invocare da Dio il dono della piena unità, per dare concretezza all’invocazione di Gesù nell’orto degli ulivi, quando prega il Padre: “che siano uno!”. È la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che quest’anno ha per tema “In oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo”. “Il Consiglio delle chiese del Medio Oriente con sede a Beirut in Libano – spiega don Jarek Migus, direttore dell’ufficio diocesano di Grosseto per l’ecumenismo – ha scelto per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno il tema tratto dai racconti dell’infanzia di Gesù del Vangelo di Matteo. Ha deciso di proporre il versetto che ci riporta nel clima del mistero dell’Incarnazione, appena celebrato, attraverso la figura dei Magi. I momenti di riflessione sul tema proposto dalle Chiese d’Oriente, soprattutto sul coraggioso e audace atteggiamento dei Magi, ci permetterà di entrare sempre meglio nel rapporto di confidenza che si crea tra l’uomo e la sua volontà di comprendere il suo ruolo nel mondo, e Dio che con la sua grazia rende ciascuno di noi capace di incamminarsi verso di Lui, alla scoperta della sua esistenza che fortunatamente supera ogni speculazione della ragione umana”.
Tenendo conto, però, della situazione pandemica in atto, quest’anno le iniziative comunitarie “saranno solamente due, al fine di non incrementare occasioni che possano favorire la diffusione del virus. Il primo momento sarà martedì 18 gennaio alle ore 18 nella cattedrale di Grosseto, con un incontro di preghiera ecumenico. Venerdì 21 gennaio, alle ore 21, nella chiesa di San Francesco tornerà infine la preghiera ecumenica nello stile di Taizè, animata dal gruppo diocesano nato ormai quasi due anni fa.