L’insegnamento della religione cattolica a scuola è una “palestra di dialogo con tutti”. Ne è convinto l’Ufficio per la Pastorale scolastica della diocesi di Ravenna-Cervia che in questi giorni ha diffuso una lettera pubblica indirizzata a studenti e a genitori firmata dal direttore don Andrea Bonazzi e della vicedirettrice Simona Scala.
In una nota diffusa oggi, l’Ufficio per la Pastorale scolastica diocesano sottolinea che nell’anno scolastico concluso a giugno (2020/2021) la percentuale degli avvalentisi dell’Irc sul territorio si è attestata mediamente al 71,8%. Il dato tiene conto del numero degli avvalentisi nella scuola dell’Infanzia (77,35% un punto in più dell’anno scorso), alla Primaria (81,84%), della Secondaria di primo grado (76,56%) dove le percentuali degli avvalentisi sono sostanzialmente stabili rispetto agli anni scorsi e di quello delle superiori (51,32%) dove le percentuali sono in calo, ma variano molto da istituto ad istituto, per diverse cause, non ultima la difficoltà della Dad in questi due anni e l’instabilità delle relazioni in classe e con il mondo della scuola in genere, così essenziali in questa età, ma soprattutto per l’ora di religione.
Richiamando le parole dei vescovi italiani nel consueto messaggio in vista delle iscrizioni e quelle pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’Incontro sul Patto educativo globale dello scorso 5 ottobre, i responsabili dell’Ufficio diocesano sottolineano che “una solida preparazione nell’ambito religioso consente di apprezzare il mondo guardando oltre le apparenze, di non accontentarsi delle cose materiali puntando piuttosto a quelle spirituali, di confutare le false superstizioni escludendo ogni forma di violenza, di allenarsi al dialogo sempre rispettoso dell’altro, di formare una coscienza matura imparando a crescere tenendo conto degli altri e soprattutto dei più deboli”.