Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 gennaio, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, il presidente del Consiglio comunale, Paolo Piccoli, e l’assessore Elisabetta Bozzarelli hanno fatto visita al Museo diocesano Tridentino, dove sono stati accolti dal direttore Michele Andreaus e da tutto lo staff. All’incontro era presente anche una rappresentanza del Curatorium, l’organismo di gestione tecnica e amministrativa del Museo. Ne dà notizia oggi lo stesso Museo spiegando che “gli ospiti sono stati accolti e accompagnati alla scoperta delle sale di Palazzo Pretorio, tra dipinti, sculture, arazzi, testimonianze del concilio di Trento e antichi altari lignei”. “La visita – prosegue la nota – è stata anche l’occasione per effettuare un sopralluogo a due siti di proprietà comunale ai quali si accede solo dagli spazi del Museo: la Torre di piazza (o Torre civica) e l’area archeologica di Porta Veronensis, l’antico accesso alla città romana di Tridentum. Entrambi i siti, attualmente chiusi al pubblico, rappresentano due luoghi altamente simbolici per la storia della città, nonché due mete di grande richiamo per il turismo cittadino”. Durante la visita, Ianeselli, Piccoli, Bozzarelli e Andreaus hanno concordato sull’importanza di intraprendere iniziative di collaborazione fra Comune e Museo, volte alla riapertura e alla valorizzazione di questi beni, in un’ottica di offerta integrata con il Palazzo Pretorio e il suo ricco patrimonio di arte, storia e cultura.
“Al Museo diocesano Tridentino – ha affermato il sindaco Ianeselli – va la nostra riconoscenza per il grande contributo che offre ogni giorno alla riscoperta dell’anima della città. Questo Museo, inoltre, è una realtà imprescindibile nell’esperienza turistica di Trento: qui si possono ammirare splendide opere d’arte e ripercorrere le tappe della nostra storia. Penso, ad esempio, al concilio di Trento, un evento che ha segnato la storia della città e quella dell’intera Europa”. Per il direttore Andreaus, quello di ieri “è stato un incontro proficuo sotto molti punti di vista, che prelude all’intensificarsi di una felice sinergia istituzionale. Per il Museo è fondamentale fare rete con le Istituzioni, con gli altri Musei e con il territorio trentino in genere”.