Imprese: Istat, digitalizzazione ancora scarsamente diffusa. In crescita l’uso di dispositivi intelligenti ma poche Pmi vendono online

Nel 2021, il 60,3% delle piccole e medie imprese (Pmi) italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale (56% la media Ue27). Il target europeo 2030 è del 90%. È quanto emerge dal report “Imprese e Ict” diffuso oggi dall’Istat e relativo all’anno 2021.
“L’andamento nel tempo degli indicatori della transizione digitale stimati nell’anno 2021 – spiega l’Istat – mostra da una parte, lenti miglioramenti – in analogia con la media Ue27 – nell’area del commercio elettronico delle Pmi; dall’altra, importanti accelerazioni nell’adozione di servizi cloud di livello intermedio o sofisticato (52% contro una media Ue27 del 35%) e nell’utilizzo di almeno due social media (27%; +10 punti percentuali dal 2017)”. Invece, “arretra l’adozione di software per la condivisione di informazioni tra funzioni aziendali diverse (Erp, Enterprise Resource Planning) passando dal 37% del 2017 al 32% in controtendenza rispetto all’andamento della media Ue27 che ha raggiunto il 39%”.
Stando ai dati diffusi, l’indicatore relativo alla digitalizzazione “di base” delle Pmi (almeno 4 delle 12 attività legate all’adozione di Ict), colloca quelle italiane al decimo posto della graduatoria europea prima delle Pmi tedesche (59%) e francesi (47%).
Relativamente all’Integration of Digital Technology, l’Italia risulta al decimo posto in Europa. “Sostituendo i valori di alcuni indicatori della dimensione con quelli rilevati nell’anno 2021 relativi a e-commerce, cloud, Erp e social media, il nostro Paese avrebbe scalato due posizioni raggiungendo l’ottava posizione nella dimensione ma senza riuscire a superare il ventesimo posto della graduatoria finale del Desi”.
Dal report emerge anche che nell’uso di dispositivi e sistemi intelligenti controllati via Internet (Iot) le imprese italiane con almeno 10 addetti sono ottave in Europa: nonostante il +9% sul 2020, l’anno scorso sono state il 32,3% del totale.
Per quanto riguarda la vendita online, nel 2021 sono state il 18,9% del totale le imprese con 10 addetti e più che hanno avviato o aumentato l’attività causa pandemia.

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