È uscito in questi giorni l’ultimo libro del vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, intitolato “Economia umana. La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo: una rilettura sistematica”, pubblicato da Vita e Pensiero, casa editrice dell’Università cattolica. Dopo le tre anteprime a Foligno, Napoli e Roma, il volume di 368 pagine, che illustra la visione tonioliana del rapporto tra etica ed economia, sarà oggetto di ulteriori presentazioni e approfondimenti in diverse città italiane. Si tratta di una rilettura sistematica, dall’A alla Z, del pensiero di un economista che è stato leader del movimento cattolico tra Ottocento e Novecento. “Urge – afferma l’autore, già postulatore della causa di beatificazione di Toniolo – un nuovo paradigma che superi la polarizzazione Stato-mercato, che ha portato a diversi modelli di economia rivelatisi insufficienti o unilaterali, tra i poli estremi dello statalismo oppressivo e del liberismo selvaggio”. “Il Toniolo – scrive Zamagni, nella presentazione del libro – è stato votato all’ostracismo e all’oblio perché in anticipo sui tempi. Egli concepisce l’economia come un tutto organico, intimamente legato al cammino della civiltà. Insiste sulla necessità di definire le ‘leggi economiche’ alla luce dei fondamenti antropologici, dei valori morali, del primato della società civile, della complessità storica”. La modernità, ricorda Zamagni, “si è retta su due pilastri: il principio di eguaglianza, garantito e legittimato dallo Stato; il principio di libertà, reso possibile dal mercato. La post-modernità ha fatto emergere l’esigenza di un terzo pilastro: la reciprocità, che traduce in pratica il principio di fraternità”. “La mira del discorso di Sorrentino – osserva Zamagni – è quella di sollecitare economisti e policy-maker a prendere atto dell’urgenza di tornare a fare i conti con il problema dei fondamenti”. “Appare evidente il deficit di solidarietà, con un paesaggio economico a più velocità, con una forbice sempre più accentuata tra i pochi che possiedono la massima parte della ricchezza mondiale – aggiunge il vescovo – e un grandissimo numero di poveri. La denuncia che, sullo sfondo della prima rivoluzione industriale, la Rerum novarum faceva, additando l’immenso numero di proletari costretti a una vita ‘poco men che servile’, si può ancora applicare a vaste regioni del mondo”. Di qui, come ricorda mons. Sorrentino nel libro, l’iniziativa Economy of Francesco con la quale Papa Francesco si è rivolto a giovani economisti, imprenditori e change maker, per invitarli a fare un “patto” per il rinnovamento dell’economia in senso più fraterno e solidale. Il libro si può trovare in tutte le librerie e sul sito della casa editrice.