Solidarietà: Caritas Bari-Bitonto, nel 2021 erogati sul territorio diocesano oltre 100mila pasti per persone in difficoltà

(Foto: Caritas Bari-Bitonto)

“Il Coordinamento Mense della Caritas diocesana di Bari-Bitonto ha registrato che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 le varie realtà parrocchiali sono riuscite a dispensare oltre 100mila pasti”. Lo si legge in una nota della Caritas diocesana di Bari-Bitonto, a firma del suo direttore, don Vito Piccinonna. In particolare, “72.057 pasti sono stati dispensati a Bari (cattedrale-S. Chiara, Suore di Madre Teresa, Rogazionisti-Villaggio del Fanciullo, Maria SS. del Rosario, S. Pio X, S. Carlo Borromeo, S. Rocco, S. Sabino, s. Ferdinando, s. Francesco d’Assisi, S. Antonio-Carbonara, S. Nicola-Carbonara); 21.570 pasti dispensati a Bitonto (parrocchia-Fondazione Santi Medici); 10.040 pasti dispensati a Mola (parrocchia matrice, SS. Trinità e S. Cuore)”.
“Questi sono i pasti rilevati dal nostro osservatorio ma a questi bisognerebbe aggiungere tanti altri che, in maniera metodica e senza essere censiti, vengono preparati per situazioni di particolare disagio di cui tante comunità ecclesiali si fanno carico”, spiega il direttore della Caritas, che aggiunge: “La pubblicazione e l’evidenza dei numeri nasce solo dal desiderio e dalla consapevolezza che il problema relativo alla povertà alimentare non cada in subordine e ci si renda disponibili ad aiutare e a vivere quella solidarietà ordinaria che non aspetta i grandi eventi per essere vissuta. Un grazie speciale ai tanti volontari che in maniera spesso silenziosa, appassionata e generosa si rendono disponibili nell’essere accanto a chi fa più fatica”.
Il sacerdote ricorda che “la povertà alimentare è un problema radicato del nostro Paese, un fenomeno strutturale che ci accompagna ormai da decenni e che la pandemia da Covid-19 ha particolarmente acuito a causa della crisi economica determinata dalle misure di contenimento contro la diffusione del virus e dal rialzo dei prezzi dei beni di consumo di quest’ultimo periodo”. Sottolineando che “gli effetti socio-economici della pandemia dureranno, incidendo negativamente sull’accesso al cibo per le persone in condizione di povertà e determinando un aumento strutturale della domanda di assistenza alimentare”, don Piccinonna afferma: “È ormai evidente la necessità di interventi di contrasto alla povertà alimentare più efficaci che non si attivino solo in situazioni di emergenza, ma che siano in grado di promuovere costantemente il diritto ad una alimentazione adeguata. Da un lato, è necessaria una struttura capace di mappare la situazione e di fornire maggiore consapevolezza del fenomeno e delle sue caratteristiche per le amministrazioni pubbliche, per il Terzo Settore e per i beneficiari; e in questo i centri di ascolto delle Caritas si stanno già attivando. Dall’altro servono strategie per innovare gli approcci esistenti e inserirli all’interno di un quadro strategico di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale in linea con gli obiettivi della strategia ‘Farm to Fork’ della Commissione Ue. Infine, è indispensabile che i benefici della crescita economica dei prossimi mesi siano distribuiti in modo da ridurre quanto più possibile le disuguaglianze che si sono approfondite a causa della pandemia”.

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