Nell’incerto autunno del 2021, Gubbio e Città di Castello hanno coraggiosamente ospitato due mostre che, fra i tanti visitatori, hanno accolto ieri, ultimo giorno di apertura, anche il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei. “Eventi come questi – ha dichiarato – sono uno stimolo per aprire a nuove riflessioni che non si esauriscono dentro gli spazi espositivi, pur bellissimi, ma inducono i visitatori a recarsi nuovamente nelle chiese, in quegli spazi sacri da cui le opere provengono, a ridare nuova attenzione alle famiglie religiose e alle storie dei committenti che le vollero e, dunque, a restituire al passato una nuova attualità”. A Gubbio la mostra curata da Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli, dal titolo “Oro e colore nel cuore dell’Appennino. Ottaviano Nelli e il ‘400 a Gubbio”, ha raccolto a Palazzo Ducale quasi tutte le opere su tavola di Ottaviano Nelli, un pittore prezioso, dal linguaggio aggiornato sulle novità del suo tempo, ma soprattutto capace di raccontare le sue storie con semplicità e immediatezza e parlare al popolo. A Città di Castello, nella cornice di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, il cardinale ha potuto ammirare le opere raccolte nella mostra curata da Laura Teza e Marica Mercalli dal titolo “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”. Una significativa esposizione dedicata all’attività tifernate di Raffaello, che ricostruisce la Pala di San Nicola da Tolentino con tutti i frammenti superstiti e mostra le due facce del Gonfalone della Santissima Trinità appena restaurate. Al termine della visita Bassetti ha auspicato che “anche le celebrazioni previste per il V centenario della morte di Pietro Vannucci e di Luca Signorelli (1523-2023), possano dar luogo a manifestazioni che mettano in risalto sempre di più la bellezza e l’importanza per le nuove generazioni del nostro patrimonio culturale”.