“Oggi è difficile trovare una famiglia che viva cristianamente il sacramento del matrimonio; abbiamo tanti divorziati e conviventi, che non possono essere un esempio per la Chiesa cattolica, e tante persone che vengono a fare da padrino e madrina non hanno una vita di fede: come possono comunicarla ai ragazzi?”. Con queste parole, intervenendo questo pomeriggio in diretta televisiva a un’emittente locale, mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, ha spiegato la scelta di sospendere ad experimentum per un triennio i padrini e le madrine nella diocesi bruzia per le celebrazioni del sacramento della Cresima. Il provvedimento del presule bruzio ha effetto dal 1° gennaio 2022. “Daremo tutti gli strumenti perché chi pensa di poter avere questa responsabilità possa avere anche le capacità di poter discernere egli stesso, in coscienza, se prendersi questo impegno così importante nella vita cristiana”. Questa decisione – come sottolineato dal presule in diretta – “è stata condivisa con gli organismi diocesani di comunione, consiglio dei vicari, consiglio presbiterale, consiglio pastorale diocesano e dai parroci”.