“Il ricordo del Battesimo di Gesù, manifestazione della Figliolanza divina, sia per noi l’occasione, in questo cammino sinodale, per riscoprire il nostro Battesimo, quasi un percorso catecumenale per rigenerare la nostra fede, ma anche la nostra responsabilità nella vita della Chiesa”. È l’auspicio espresso ieri da mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, in occasione della festa del Battesimo di Gesù.
Nell’omelia l’arcivescovo ha sottolineato che “il Battesimo di Gesù è essenzialmente una rivelazione cristologica, ma con una doppia destinazione: la vita nella Chiesa e un nuovo stile di vita cristiano”. “Il cammino sinodale – ha spiegato – che stiamo vivendo riparte da questa duplice destinazione del Battesimo dei cristiani: perché si testimoni la comunione, cresca la partecipazione, si rafforzi la missione. Un Battesimo che va riscoperto, talora, attraverso un itinerario di catechesi rinnovato, catecumenale”. “Il Sinodo – ha proseguito l’arcivescovo – vuole rimettere in cammino i battezzati sulle strade del mondo, perché la grazia ricevuta nel Battesimo, quella di essere figli e fratelli, raggiunga tutti gli uomini”. Per mons. Perego, il cammino sinodale è “un tempo per recuperare” l’“istinto della fede”, “che – ha sottolineato – nasce dal Battesimo e che è al servizio della comunione, della partecipazione e della missione della Chiesa”. “Un ‘sensus fidei’ che si alimenta alla luce della preghiera, dell’ascolto della Parola, della partecipazione all’Eucaristia, ma cresce anche nella vita sacramentale e nella vita sociale, nel duplice amore a Dio e al prossimo”, ha ammonito l’arcivescovo: “La sola intelligenza della fede non è sufficiente, se non unita alla pratica della fede, ad alimentare il ‘sensus fidei’ e a generare attorno a se’ comunione, partecipazione e missione”.