Scuola: mons. Fanelli (Melfi), “studenti costruttori non solo del comune futuro ma già oggi parte essenziale del presente”

“Tornare a vivere la scuola gli uni accanto agli altri fisicamente, giorno dopo giorno, dopo la lunga esperienza della pandemia”: è l’auspicio espresso da mons. Ciro Fanelli, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, in una lettera indirizzata al mondo della scuola alla vigilia del nuovo anno scolastico. Se gli studenti sono i “veri protagonisti della scuola e costruttori non solo del nostro comune futuro, ma già oggi parte essenziale del nostro presente”, la scuola deve “catalizzare tutte le energie possibili sui giovani per costruire insieme ad essi un mondo nuovo, più rispettoso dei diritti e della dignità umana, più consapevole dei doveri di giustizia ed equità, più responsabile del creato e delle risorse naturali”. Essendo luogo “del dialogo e dello scambio intergenerazionale”, “di impegno culturale, etico e sociale”, la scuola deve “ricostruire l’alleanza” tra famiglia, docenti e, per chi fa un cammino di fede, parrocchie, per “valorizzare i “talenti” dei giovani, “segno più concreto e vivo della bellezza della vita e del sogno di Dio sull’umanità”. Il messaggio si conclude con un appello agli studenti: “Siate entusiasti; non permettete che le ingiustizie vi fermino. Non sentitevi inadeguati: ognuno di voi ha un valore inestimabile. Abbiate sogni grandi per il futuro; nutrite la vostra intelligenza di verità; innervate le relazioni di amicizie autentiche; lasciatevi affascinare dalla ricerca del bello”, consapevoli che “lo studio serio e qualificato permette sia il riscatto personale e collettivo che una visione matura di ciò che è bene locale e di ciò che è bene globale”.

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