Giustizia, fede, carità, pace: sono le parole chiave con cui il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ha introdotto l’omelia per l’ordinazione episcopale di mons. Vincenzo Viva, in corso in piazza Pia ad Albano Laziale (Rm). Rivolgendosi al suo successore alla guida della diocesi di Albano, il card. Semeraro ha ripreso la seconda lettera a Timoteo e la bolla di nomina del Papa e ha definito la giustizia come “condizione cristiana nella quale ti ha posto la chiamata del Signore; c’è poi la forza della fede, che ti consentirà di rispondere all’iniziativa divina, sicché tu possa tradurla in opere sante e vivere nella pace, ossia nella Chiesa, alimentandone la comunione”. Pazienza e mitezza sono altre virtù paoline che il cardinale ha posto all’attenzione del nuovo vescovo, che nel pomeriggio ha incontrato anche le autorità civili del territorio: “Si possa dire di te ciò che Agostino diceva del Signore: ‘Sei il buon Pastore, tu che sei mite Agnello’”. E ha aggiunto: “Sia la conformazione a Cristo il tuo impegno quotidiano, perché Egli ti sarà vicino anche nei momenti più difficili”. Dopo aver citato san Giuseppe da Copertino e Benedetto XVI sul ministero episcopale, il presule si è rivolto all’assemblea: “Questa sera, la grazia della piena e totale conformazione a Cristo dev’essere l’orizzonte della nostra preghiera di tutti noi. Nella comunione col Successore di Pietro l’intera Chiesa di Albano lodi il Signore, che oggi le dona un nuovo vescovo, perché la presieda come maestro di dottrina, sacerdote del sacro culto e ministro del governo”.