Marco Martuzzi è il nuovo direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto superiore di sanità. Laureato in matematica all’Università di Bologna Martuzzi torna in Italia da Seoul, dopo oltre venticinque anni in forza all’Oms, per dirigere il Dipartimento dell’Istituto superiore di sanità, Dipartimento dove ha iniziato la sua carriera, nel reparto di epidemiologia ambientale.
Martuzzi, autore di oltre 300 pubblicazioni, ha diretto, fino a oggi, il Centro regionale Oms per la salute e l’ambiente per l’Asia pacifica Occidentale, a Seul, e torna in Italia con una lunga esperienza internazionale sui più importanti temi che riguardano l’impatto dell’ambiente sulla salute umana.
Ha fatto parte dell’Unità di epidemiologia ambientale alla London School of Hygiene and Tropical Medicine dove ha ottenuto un dottorato in sanità pubblica e si è occupato in particolare degli effetti sulla salute umana e dell’inquinamento atmosferico; ha lavorato successivamente con lo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) sulla valutazione di cancerogenicità degli agenti ambientali. È stato poi responsabile per l’Oms, a Bonn, del programma di valutazione di impatto sanitario, occupandosi tra l’altro dell’ex Ilva a Taranto, elaborato su richiesta della Regione Puglia.
Esperto anche di cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e qualità dell’ambiente, è stato impegnato, per l’Oms, a supportare i paesi membri, attraverso i principali enti coinvolti nella gestione ambientale e sanitaria, con attività di consulenza strategica nonché di formazione sul campo.
Un’esperienza a tutto campo che il nuovo direttore del Dipartimento Ambiente dichiara di voler mettere, attraverso il suo impegno all’Iss, a servizio nel suo Paese con il quale in questi anni non ha mai smesso di collaborare: “Sono felice di essere tornato in Italia proprio all’Istituto superiore di sanità, dove ho iniziato il mio percorso scientifico – ha dichiarato Marco Martuzzi –; la ricchezza dei temi dell’Istituto, delle competenze presenti al suo interno, è per me una splendida occasione per mettere a frutto l’esperienza consolidata in questi anni secondo un approccio interdisciplinare necessario ad affrontare temi complessi come il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale, la sostenibilità dei sistemi che sono al centro delle nostre sfide e dalle quali è imprescindibile il futuro della nostra salute”.