Cammino sinodale: mons. Corazza (Forlì), “la Chiesa non rimane passiva di fronte alle sfide del tempo”

“La Chiesa non rimane passiva di fronte alle sfide del tempo. Non si volge indietro, con nostalgia, non è un gregge smarrito e non si perde d’animo, se si affida al Signore lasciandosi guidare e nutrire da Lui. È Lui il nostro cibo e la nostra speranza”. Lo sottolinea il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editoriale “In attesa del Sinodo” pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano “Il momento”.
“Chissà, come finirà?”, l’interrogativo da cui parte il vescovo che ripropone la vicenda umana di san Francesco per affermare che “per far nascere qualcosa di nuovo dobbiamo tagliare i rami secchi, con coraggio, e lasciarci guidare solo dal Vangelo. Con chi ci sta”. Nel cammino sinodale “tre verbi ci guideranno: ascoltare, cercare e proporre”, prosegue Corazza che cita il testo guida della Cei: “I tre momenti sono tra loro circolari e indicano un metodo che si impegna ad ‘ascoltare’ la situazione, attraverso un’attenta verifica del presente, vuole ‘cercare’ quali linee di impegno evangelico sono immaginabili e praticabili, intende ‘proporre’ scelte concrete che ciascuna Chiesa locale può recepire per il suo cammino ecclesiale”. “Ognuno – afferma il vescovo – mette in funzione i propri talenti, dono del Signore, sapendo che il risultato finale è nelle sue mani: questa consapevolezza ci sostiene nella fatica di ogni giorno, specialmente nelle situazioni difficili. Come questa che stiamo vivendo”. Corazza evidenzia poi che “avremo un santo, francescano, che ci guiderà quest’anno in modo tutto speciale, per noi di Forlì: sant’Antonio di Padova. Il 24 settembre del prossimo anno ricorderemo gli ottocento anni della sua prima predica, tenuta proprio nel duomo di Forlì”. “Dopo quella predica – conclude il vescovo – non si è più fermato. Sia di incoraggiamento anche per noi, bisognosi di un nuovo inizio”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori