La Cnesc (Conferenza nazionale enti per il servizio civile), il Forum nazionale del servizio civile, l’Aoi (Associazione Ong italiane) e la rappresentanza dei volontari esprimono apprezzamento per la disponibilità al confronto, avviato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale assieme al Maeci (Ministero Affari esteri e Cooperazione internazionale), per risolvere il problema del blocco delle partenze dei 350 giovani del Servizio civile universale per l’estero. Lo scorso 13 agosto il Dipartimento con una nota sul proprio sito ha bloccato le partenze dei volontari del Servizio civile diretti in 19 Paesi esteri inseriti in una lista redatta dal Ministero degli Esteri. Questa decisione riguarda circa 350 giovani in progetti già avviati a maggio e giugno o da avviare a settembre. Al momento sono in attesa di partire per le destinazioni estere, tranne 70 circa già in loco. Le organizzazioni ribadiscono la richiesta già avanzata durate l’incontro “sull’urgenza e la necessità di riconvocare in tempi stretti il Tavolo di confronto, al fine di poter individuare soluzioni che consentano di sbloccare le partenze per tutti i Paesi esteri e di vedere valorizzate le legittime aspettative di tutti quei giovani che hanno volontariamente e consapevolmente rinunciato a lavoro, studio e ad altri progetti per impegnarsi nell’esperienza di Servizio civile”. Gli enti e i volontari propongono, tra l’altro, “che sia data la possibilità di condividere caso per caso le proprie valutazioni in merito al livello di rischio dei luoghi di realizzazione del progetto, così da potersi confrontare con le valutazioni fatte dal Maeci per arrivare ad una soluzione condivisa, ponderata, uniforme e soprattutto quella più realistica possibile da porre sul campo”. Rimane inoltre la richiesta “di permettere eccezionalmente a tutti i volontari che non siano potuti partire o successivamente abbiano deciso di interrompere il loro servizio di ricandidarsi ai prossimi bandi di Servizio civile, inclusa l’ipotesi, altresì concessa l’anno scorso, del superamento del 29° anno di età”.