“Sono molto soddisfatto del G20 Salute: è stato approvato all’unanimità il ‘Patto per Roma’ e non era scontato. L’anno scorso si chiuse senza una dichiarazione approvata. Da questo patto arriva un messaggio fortissimo a tutto il mondo, il globo unito che vuole vincere insieme la sfida del Covid e il rilancio dei sistemi sanitari”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, a conclusione della due giorni del G20 della Salute, a Roma. “C’è un impegno per assicurare i vaccini a tutto il mondo. Nessuno – ha concluso – deve restare indietro nella campagna di vaccinazione, si devono aiutare i paesi più fragili”.
Tre, spiega un comunicato del dicastero, le sessioni in cui si è articolata la Ministeriale Salute del G20. La terza, in particolare, ha preso in esame i cosiddetti “control tools” (strumenti di controllo) che ci stanno permettendo di contrastare con efficacia la pandemia, tentando di individuare le “migliori strategie globali possibili per sostenere lo sviluppo e l’equo accesso a vaccini, medicinali e diagnostica. Se il Covid-19 ha fatto emergere le carenze dei sistemi sanitari – si legge nel comunicato -, esso ci ha al tempo stesso insegnato come ricerca scientifica, collaborazione internazionale e partnership pubblico-privato riescano a produrre risultati eccezionali, fra i quali la creazione di vaccini sicuri ed efficaci nel giro di pochi mesi”. Di qui l’importanza di fornire “l’indispensabile sostegno a ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, in grado di far fronte alle varianti, incoraggiandone la produzione a livello globale, regionale e locale, nonché rafforzando la resilienza delle filiere produttive e l’efficacia del trasferimento tecnologico”. Questo richiede di “assicurare l’accesso più largo possibile ai vaccini da parte della popolazione mondiale a partire dai meccanismi di collaborazione esistenti”, comprese le donazioni di dosi “per far fronte alle esigenze più immediate”. Occorre inoltre “colmare il deficit finanziario dell’Access to Covid-19 Tools Accelerator (Act-A) in particolare nei pilastri dedicati alle cure e alla diagnostica”. Dal G20 Salute, conclude il comunicato, “è uscito un messaggio rafforzato di cooperazione, solidarietà ed equità, nella convinzione che ‘nessuno debba essere lasciato indietro’”.