“Da questo ideale pulpito, la voce dei pastori, la voce di questa commovente assemblea, desidera bussare – umile e lieta – al cuore dei popoli d’Europa, e andare oltre fino a raggiungere i punti più remoti della terra”. Con queste parole pronunciate dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali europee (Ccee), si è aperto ieri a Budapest il 52° Congresso eucaristico internazionale. Dopo 83 anni, l’Ungheria organizza l’evento cattolico mondiale per la seconda volta. Alla cerimonia di apertura, in piazza degli Eroi, hanno partecipato autorità ecclesiastiche e pubbliche, ospiti ecumenici, studenti delle scuole cattoliche dell’arcidiocesi di Esztergom-Budapest e 1.200 bambini che hanno ricevuto l’Eucaristia per la prima volta. Nel suo discorso di saluto, il card. Péter Erdő, arcivescovo di Budapest, ha sottolineato l’essenza dell’evento: “Cristo è con noi nell’Eucaristia. Non lascia sola la Chiesa, i popoli, l’umanità. Ne scaturisce ogni nostra forza e speranza. L’Eucaristia è la sorgente da cui la nostra vita e missione cristiana si alimentano”. Gli ha fatto eco nell’omelia, il card. Bagnasco: “Non sei solo in un universo ostile, non sei solo di fronte al mistero meraviglioso della vita, non sei solo con la tua sete di libertà e di eterno. Ovunque tu sia, non sei invisibile, Dio ti guarda con amore; non sei orfano, Dio ti è Padre; tu vali il sangue di Gesù, Redentore del mondo e Pane di vita eterna. Non avere paura: Dio non è morto, l’Eucaristia oltrepassa ogni solitudine, ogni distanza, ogni indifferenza”. Da oggi fino a venerdì 10 settembre, il luogo primario degli eventi si sposterà all’HungExpo di Pest dove sono state allestite esposizioni e mostre speciali. Ogni mattina ci sarà un ricco programma con testimonianze, relazioni, messe e nel pomeriggio ci saranno proposte culturali”. Questa mattina, per esempio, la catechesi è stata affidata al card. Orani Joao Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro. Domani, invece, sempre alle 9.30, prenderanno la parola il card. Gérald Lacroix, arcivescovo di Quebec (Canada), per la catechesi e il card. Louis Rahpael Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei, per la testimonianza. Mercoledì, invece, sarà il card. Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar), ad animare la catechesi. Giovedì invece il card. John Onaiyekan, arcivescovo emerito di Abuja (Nigeria), e venerdì, il card. Dominik Duka, arcivescovo di Praga. Sabato 11 settembre nella suggestiva “Isola Margherita” sul fiume Danubio, si svolgerà il “Festival delle famiglie”. Poi nel pomeriggio, in piazza Kossuth, il card. Erdő celebrerà la santa messa seguita da una processione fiaccolata fino alla piazza degli Eroi. Domenica 12 settembre, l’atteso arrivo di Papa Francesco per la santa messa di chiusura.