È di 32,6 ogni 100 la media nazionale di edifici scolastici completamente privi di barriere fisiche. Meno di una scuola su tre, quindi, possiede ascensori, bagni, porte e scale a norma, e dispone, nel caso sia necessario, di rampe esterne e/o servoscala. È quanto emerge dalle “Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori” che analizza 63 indicatori statistici.
“Il miglioramento registrato nel 2020 dalle nuove sofferenze bancarie delle famiglie, che ha interessato diffusamente sia le province meridionali che quelle del Centro-nord, mitiga le forti differenze territoriali che caratterizzano il dominio del Benessere economico, delineando, per questa misura, una convergenza dei territori verso livelli meno critici che in passato”, spiega l’Istat.
“Distanze ampie tra il Centro-nord e il Mezzogiorno si osservano anche per gli indicatori relativi alla Qualità dei servizi e all’Innovazione, ricerca e creatività illustrati di seguito, ma le divisioni non sono nette: il dettaglio provinciale evidenzia infatti per il Mezzogiorno un quadro eterogeneo e una certa concentrazione territoriale, con un ristretto numero di province su posizioni migliori”. Infine, “le differenze che si osservano in altri domini, invece, vanno lette considerando anche la caratterizzazione dei territori, oltre alla loro collocazione geografica. È il caso degli indicatori di Sicurezza, che concordano nel segnalare la maggiore penalizzazione delle città metropolitane del Centro-nord, degli indicatori del Paesaggio e dell’Ambiente fortemente legati alla vocazione dei territori (i primi) o alla loro posizione nello spazio geografico”.