Parte oggi da Barbiana il cammino che porterà, domenica 10 ottobre, alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità “I care”. “Siamo venuti qui – spiegano gli organizzatori – per ‘staccare’ l’I CARE che son Milani aveva appeso alla porta della sua scuola per attaccarlo dappertutto! Ma cosa significa realmente “I care”? Dire “I care”, proseguono, “vuol dire fare una cosa seria”. Spiega Simone Siliani, direttore di Fondazione Finanza Etica, “si fa presto a dire I Care. Ormai è diventato un motto pacifico, conciliativo, unificante, da chiunque pronunciabile senza complicazioni e conseguenze. Purtroppo però questo è l’esatto opposto di ciò che esso ha significato nella carne viva dell’esperienza della scuola di Barbiana e nell’insegnamento laico di don Lorenzo Milani. Il suo I care è oppositivo, divisivo, militante, combattivo. Implica schierarsi, mettersi in gioco, prendere parte”. Parlerà di “don Lorenzo e della Cura dei piccoli” padre Guidalberto Bormolini, monaco e presidente dell’Associazione Tutto è Vita. Seguiranno un omaggio musicale a don Milani, una lettura di suoi scritti e altri interventi. Infine, la visita della scuola di Barbiana guidata da Agostino Burberi, presidente della Fondazione Don Lorenzo Milani: “Dalla piccola scuola di Barbiana, l’I care di don Milani deve entrare in tutte le scuole italiane ed europee per formare i nuovi cittadini che ci aiuteranno a costruire una nuova Europa. Insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiediamo che questo diventi il motto politico dell’Europa”.