“Tradurre in azioni concrete una effettiva libertà di educazione che sostenga la possibilità per la famiglia di scegliere la scuola che propone il progetto educativo verso il quale indirizzare il proprio figlio”. È quanto chiedono i referenti delle Associazioni dei genitori, docenti e gestori delle scuole paritarie chiedono ai candidati alle prossime elezioni amministrative di Milano, rifacendosi alla legge 62/2000, considerato che ormai quasi tutte le scuole non statali del territorio milanese fanno parte con pari dignità del Sistema unico nazionale di istruzione e di formazione, che mette a disposizione risorse per agevolare la libertà di scelta educativa da parte dei genitori. le associazioni ricordano: “Solo dopo una lunga trattativa, sulla base del principio che i bambini frequentanti le scuole dell’infanzia paritarie sono cittadini di Milano e non devono essere discriminati, si è ottenuta una convenzione ancora oggi in vigore, che garantisce alle scuole un contributo per la mensa scolastica, con un importo per alunno pari a quello destinato ai bambini che frequentano scuole statali o comunali, sulla base del quoziente Isee della famiglia”.
Inoltre, la stabilità del numero delle scuole dell’infanzia paritarie, private esistenti, dei nidi accreditati e del numero dei bambini che le frequentano “evita la necessità di maggiori costi per l’Amministrazione comunale in relazione all’apertura di nuove scuole e/o nuove sezioni con lievitazione dei costi”.
I referenti delle Associazioni dei genitori, dei docenti, dei gestori delle scuole paritarie lombarde chiedono, per quanto riguarda il servizio 0/6, uno sforzo a tutti gli amministratori locali per “superare l’aspetto ideologico” e considerare finalmente “pubblico il servizio offerto dalle scuole dell’infanzia paritarie come indicato dalla legge 62/2000”; “considerare la grande importanza dell’aspetto sociale del servizio offerto dalle scuole paritarie, private che si interfaccia con le necessità legate all’impegno lavorativo dei genitori”; “favorire interventi economici per le scuole dell’infanzia paritarie e dei nidi privati accreditati”; “riconoscere un pari trattamento, indipendentemente dalla scuola frequentata”; “introdurre voucher valido almeno per il sistema 0/6 convenzionato per le scuole che rispettino un costo standard per alunno”; “un aumento delle risorse da destinare agli alunni disabili”; “valutare forme di tassazione agevolata o di esenzione per alcuni tributi da corrispondere al Comune da applicare alle scuole paritarie, private e nidi convenzionati”; “affitti calmierati e/o forme di comodato agevolato per utilizzo di immobili comunali da parte di gestori di scuole paritarie, private e nidi convenzionati”; “estendere tutte le iniziative proposte dal Comune di Milano a quanti frequentano scuola paritarie, private o nidi accreditati”.
Le associazioni dei genitori, dei docenti, dei gestori delle scuole paritarie Lombarde firmatarie dell’appello sono Age, Agesc, Aimc, Amism, Aninsei, Avasm, Avcl, Cdo Opere educative, Comitato politico non statale, Filins, Faes, Fidae, Fism, Opera nazionale Montessori, Uciim, Usmi.