Un cittadino 34enne macedone è stato rimpatriato ieri per via aerea dopo il provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato. Ne dà notizia oggi il Viminale in una nota nella quale spiega che “l’uomo si era segnalato per la sua vicinanza all’ideologia jihadista, con l’esaltazione dell’azione dei mujaheddin e per l’intensa attività di propaganda radicale attraverso i suoi profili social”.
“Dalle indagini condotte dal Reparto operativo speciale (Ros) dei Carabinieri – prosegue la nota – è, inoltre, risultato in contatto con soggetti noti per essere attestati su posizioni estremiste, tra cui un albanese espulso dall’Italia nel 2018. In più occasioni il macedone espulso ha manifestato odio verso l’Occidente e Israele, ritenendoli responsabili delle sofferenze dei musulmani, arrivando a definire l’uccisione dell’insegnante parigino Samuel Paty ‘un gesto d’amore nei confronti del Profeta’”.
Con questo ultimo provvedimento salgono a 560 le espulsioni per motivi di sicurezza nazionale eseguite dal 2015 a oggi, 40 delle quali nel 2021.