Il 5 settembre nel monastero di Cetinje, capitale storica e simbolo dell’identità del Montenegro, avrà luogo l’intronizzazione del metropolita Joanikij della Chiesa ortodossa serba eletto come metropolita di Montenegro e Primorje dal Sinodo di Belgrado questa primavera. Per l’evento è atteso anche il patriarca serbo Porfirio. Il Paese balcanico però è sconvolto da tensioni negli ultimi giorni perché organizzazioni nazionaliste ma soprattutto il Partito Democratico dei socialisti, ora all’opposizione, di cui proviene anche il presidente attuale della Repubblica Milo Djukanovic, stanno organizzando una protesta ritenendo “un’occupazione” del Montenegro da parte serba il fatto che l’intronizzazione si svolga proprio a Cetinje, anche se la città è sempre stata capoluogo della metropolia ortodossa. Infatti, intorno al monastero si sta costruendo un recinto improvvisato. Riguardo il caso è stata interpellata anche la Commissione europea che tramite una dei portavoce, Anna Pisonero, ha affermato che “provocare divisioni etniche e religiose e intolleranza è pericoloso per la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini” e ha ricordato che “un ampio dialogo politico tra i partiti, con lo scopo di superare le divisioni, è fondamentale per mantenere la stabilità nel Paese e per andare avanti nel cammino europeo”. A nome delle istituzioni europee, Pisonero ricorda alle autorità del Montenegro che “ora è il momento di dimostrare il proprio impegno per l’integrazione nell’Ue e i valori europei promuovendo la pace e la tolleranza e lavorando insieme in modo costruttivo, nonostante le differenze politiche per il beneficio dei cittadini e il futuro europeo del Paese”.