Dopo un anno di pandemia l’Europa riparte dalla cultura con le Giornate europee del patrimonio (Gep). L’edizione del 2021 sarà dedicata a “promuovere un patrimonio inclusivo e diversificato per incoraggiare la partecipazione alla cultura”. L’iniziativa è promossa dal Consiglio d’Europa e la Commissione europea con eventi culturali in tutti i Paesi aderenti nei mesi di settembre e ottobre. Ogni anno si promuovono 70mila eventi. “Le Giornate europee del patrimonio contribuiscono a creare ponti celebrando la ricchezza del patrimonio culturale europeo e ci offrono una preziosa opportunità di esplorare e celebrare il mosaico di culture di cui è composta l’Europa”, ha detto Marija Pejčinović Burić, segretaria generale del Consiglio d’Europa. Quest’anno particolare attenzione sarà rivolta a rendere gli eventi più accessibili eliminando barriere per le persone con disabilità fisiche o sensoriali, promuovendo migliori collegamenti ferroviari per le persone con mobilità ridotta. “La disponibilità online di contenuti culturali offerti dagli eventi Gep locali consente alle persone in tutta Europa di accedervi per scopi di istruzione, lavoro o intrattenimento”, afferma la commissaria Ue per la Cultura, Marya Gabriel. Attualmente sono in corso anche due iniziative transfrontaliere per promuovere diversità e inclusione: “Patrimonio, l’eredità delle donne”, guidato dalla Spagna con partner in Francia, Italia, Romania, Slovenia e Regno Unito e “Our queer cultural heritage”, a guida scozzese con partner in Germania e Ucraina.