Diciassette Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio moderato, secondo il Dm del 30 aprile 2020. Le restanti 4 Regioni risultano classificate a rischio basso. Sette Regioni/Province autonome riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Lo rileva report del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, relativo al periodo 23-29 agosto.
In lieve aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.951 contro 15.443 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta costante (34% contro 34% la scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% contro 46%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato costante rispetto la settimana precedente.
“La circolazione della variante delta – certifica il report – è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Opportuno, concludono gli estensori del report, “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.