“La conoscenza della verità ci aiuta a capire da dove veniamo e, soprattutto, dove vogliamo andare. Fare tesoro del passato serve a non ripetere gli errori, a difendere la nostra democrazia – conquistata con inenarrabili sacrifici – dalle aberrazioni cui conducono l’odio, l’intolleranza, la negazione dell’altro da sé. Un impegno che non deve mai venir meno”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione del 77° anniversario della strage di Marzabotto.
“Sono trascorsi 77 anni dai tragici fatti che tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 annientarono le popolazioni del comune di Marzabotto e delle colline di Monte Sole”, ricorda la terza carica dello Stato, aggiungendo che “la ‘marcia della morte’ delle truppe naziste, dopo aver seminato orrore e morte a Sant’Anna di Stazzema, proseguiva la sua scellerata missione, secondo un rituale ormai consolidato di rastrellamenti, distruzioni ed eccidi”. “Quella mattina del 29 settembre – prosegue Fico – ad essere colpita da tanta ferocia fu la popolazione di Marzabotto: persone inermi – tra cui moltissimi bambini – furono trucidati senza pietà. Il ricordo di tanto orrore è rimasto vivamente impresso nella memoria collettiva del Paese”.
“La Camera – ricorda il presidente – ha creato un portale che consente l’accesso ai documenti formati ed acquisiti dalle commissioni parlamentari di inchiesta tra cui quella che ha indagato sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull’occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nell’armadio della vergogna, riguardanti circa 15mila vittime di crimini nazifascisti”.