Recovery plan: Casellati, “non sia strumento per finanziare monopolisti. Ripresa è sfida comune, ‘modello Genova’ diventi la regola”

“Ora, la sfida comune è come accompagnare il Sistema Paese nella ripresa. Una ripresa che non può essere un mero ritorno alla normalità, ma che deve essere una accelerazione nella ricerca del cambiamento. Recuperare competitività deve essere il nostro mantra nella ricostruzione post-pandemica”. Lo ha affermato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in occasione della presentazione della Relazione sull’attività svolta nel 2020 dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.
Per la seconda carica dello Stato, “serve una propulsione ad alta spinta su tutti fattori strategici di crescita”. “Penso innanzitutto alle infrastrutture, dove la regola deve diventare il ‘modello Genova’”, ha spiegato, ricordando come sia stata “un modello che, senza vincoli, senza burocrazia, grazie ad una positiva sinergia con le amministrazioni locali, ha consentito di realizzare un’opera strategica in tempi record”. Casellati ha poi citato i “settori trasversali emergenti, come il digitale e l’economia sostenibile, dove l’Italia vanta produzioni di nicchia di altissimo valore che grazie a politiche mirate di sviluppo e alla tutela contro posizioni dominanti possono diventare un forte volano di modernizzazione e crescita”. E si è soffermata su “turismo e cultura, dove la naturale competitività dell’offerta italiana, unica al mondo per la ricchezza del proprio patrimonio, deve trasformarsi in competitività anche sul piano industriale grazie alla capacità di rifondare l’economia della bellezza e della creatività”. La presidente ha rimarcato l’“esigenza di liberare le grandi energie dell’italianità: la creatività, l’intraprendenza, il coraggio”. “Valorizzare queste materie prime di cui il nostro Paese è straordinariamente ricco – ha osservato – significa innanzitutto semplificare, eliminare quelle regole e quelle carte che rischiano di diventare una barriera agli investimenti, all’imprenditorialità, all’innovazione”. “Questo è il perimetro delle priorità con cui confrontarsi nella fase attuativa del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che, ha ammonito, “non può diventare lo strumento per finanziare monopolisti”. “Per questo, in Parlamento – ha assicurato – vi è grande attesa per la legge delega sulla concorrenza, che si annuncia la prima di una lunga serie di leggi annuali per la concorrenza e il mercato chiamate a ridisegnare l’architettura regolatoria del nostro sistema produttivo. L’Autorità sarà uno degli attori strategici di questo percorso riformatore e mi auguro che in questo ambito saranno valorizzate al massimo le sinergie con il Parlamento”.

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