La Conferenza nazionale sulla povertà (Nak), ampia alleanza di 60 associazioni, sindacati, organizzazioni della società civile (tra cui la Caritas tedesca), chiedono al prossimo governo federale di combattere finalmente la povertà infantile e di porre in essere misure concrete nell’accordo di coalizione. Le organizzazioni lo chiedono nella dichiarazione congiunta “Quattro anni per eliminare finalmente la povertà infantile!” che include una riforma dei servizi per i bambini, i giovani e le loro famiglie, la salvaguardia delle infrastrutture sociali e la loro ampia partecipazione. I bambini e i giovani hanno anche “bisogno di un sostegno intensivo nella loro vita quotidiana a scuola e all’asilo e di sostegno psicosociale per far fronte agli effetti della pandemia”. Quattro i principi espressi nella dichiarazione.
La povertà non è un fallimento individuale: la povertà deve essere compresa, comunicata e affrontata come un problema strutturale. Le famiglie povere non sono esse stesse responsabili della loro situazione, ma la loro situazione è il risultato dell’esclusione sociale.
Tutti i bambini e i giovani hanno diritto a condizioni di vita uguali: il governo federale, i Lander, i comuni, gli stati federali devono presentare una proposta globale su come progettare e finanziare le infrastrutture comunali sulle esigenze dei bambini e giovani. Quindi alloggi a prezzi accessibili, istruzione, assistenza, educazione e sostegno con progetti scolastici, sanitari, sociali e di mobilità integrati.
Ogni bambino vale allo stesso modo: la determinazione dei fabbisogni standard per le prestazioni di sicurezza sociale di base richiede una determinazione di sussistenza del bambino in ogni ambito della vita.
Il supporto deve arrivare dove serve: la consulenza sulla povertà infantili richiede che offerte e servizi a sostegno di bambini, adolescenti e famiglie poveri siano progettati in modo tale che siano disponibili e possano essere facilmente utilizzati, corrisposti senza burocrazia e, se possibile, automaticamente.