La Camera dei Deputati del Cile ha approvato ieri il progetto di depenalizzazione dell’aborto fino a 14 settimane di gestazione con 75 voti a favore, 68 contrari e 2 astenuti. Il progetto, presentato nel 2018 dai deputati dell’opposizione progressista, mira a modificare l’attuale legge sull’aborto, in vigore dal 2017, che consente l’interruzione di gravidanza per le cosiddette “tre causali” (pericolo di vita per la madre, malformazioni del feto, gravidanza conseguenza di una violenza sessuale). Ora la legge dovrà passare al vaglio di alcune Commissioni della Camera e per entrare in vigore dovrà anche essere analizzata, dibattuta e approvata dal Senato. Fuori del Parlamento si sono fronteggiate le “due piazze” dei favorevoli e contrari alla legge, mentre per alcuni sondaggi sette cileni su dieci sarebbero d’accordo con la depenalizzazione.
Da parte della Conferenza episcopale cilena (che con numerose dichiarazioni in questi anni si è sempre espressa con chiarezza contro le progressive depenalizzazioni), contattata dal Sir, viene annunciata una probabile dichiarazione entro la giornata di oggi.