Dal 1° al 7 ottobre si celebra in Italia e in molti Paesi europei la Settimana dell’allattamento 2021, il cui tema quest’anno è “Proteggere l’allattamento: Una responsabilità da condividere”. L’Unicef ricorda che nel mondo se le madri fossero sostenute nell’allattare, quasi il 50% degli episodi di diarrea e un terzo delle infezioni respiratorie sarebbero evitati perché l’allattamento salva vite umane e protegge i bambini da infezioni mortali.
Negli ultimi 40 anni, si è verificato un aumento del 50% nella diffusione dell’allattamento esclusivo; pertanto 900 milioni di bambini nel mondo hanno goduto dei benefici in termini di sopravvivenza, crescita e sviluppo. Nonostante le evidenze, fa notare l’organizzazione, i tassi di allattamento sono troppo bassi in molti Paesi. Solo il 44% dei bambini sono esclusivamente allattati nei primi sei mesi, il che è ben lontano dall’obiettivo globale del 50% entro il 2025, e meno della metà dei neonati sono allattati nella prima ora di vita, perdendo così completamente i benefici dell’allattamento per sopravvivere e prosperare.
In Italia Unicef promuove il programma “Insieme per l’allattamento” e, in occasione della Settimana, ha collaborato con l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste e l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) all’organizzazione del XV Incontro nazionale della rete Insieme per l’allattamento “Allattamento fra care e scienza” in programma domani a Trieste il 30 settembre: un confronto tra professionisti e professioniste del percorso nascita per valorizzare le buone pratiche Oms/Unicef nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento.