“Signore, benedici questo Parco in cui si fa memoria di coloro che nella tragica notte del 6 aprile 2009 sono andati incontro alla morte. Accoglili, Padre della Vita, nella pace gioiosa della tua Casa, nei Cieli”. Con queste parole l’arcivescovo di L’Aquila, card. Giuseppe Petrocchi, ha benedetto il Parco della Memoria, inaugurato questa mattina nel capoluogo abruzzese, alla presenza del premier Mario Draghi. Il Parco ricorda le 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009. “Dona conforto ai famigliari, ai parenti e agli amici tutti – ha proseguito l’arcivescovo -. Illumina con la luce del Vangelo la comunità civile ed ecclesiale dell’Aquila che ha sperimentato i giorni crocifissi del sisma. Ricolmala, Signore, della forza necessaria per avanzare sulle vie di una speranza operosa e condivisa. Affidiamo tutti e tutto a Maria, mamma che conosce bene il dolore ma che è stata anche prima testimone della Pasqua”. Durante l’inaugurazione il sindaco, Pierluigi Biondi, ha letto una lettera di una dei familiari delle vittime, Renza Bucci, “nonna Renza” che ha esortato tutti a “non dimenticare quanto un sisma possa causare ferite che non si rimarginano più e a coltivare l’importanza della prevenzione”. “Il bisogno di rammentare quanto accaduto il 6 aprile 2009, attraverso il Parco della memoria – ha poi aggiunto il primo cittadino – è legato alla necessità di legittimazione della sofferenza subita in una città che rinasce al di là dei luoghi simbolo del post terremoto, come la casa dello studente, che rimarranno comunque i nostri paesaggi del cuore”. Biondi ha poi lanciato un “Patto per la rinascita duratura delle aree interne”, come una prospettiva per l’intera Nazione. “Dalla nostra esperienza sul campo, infatti, è scaturita la lotta al precariato dei giovani impegnati nella ricostruzione, riaffermando il principio delle competenze come base fondamentale per esercitare il diritto costituzionale del lavoro, dalla nostra esperienza e dalle nostre battaglie sono scaturite le semplificazioni dei procedimenti per l’edilizia scolastica, che auspichiamo – ha concluso – saranno estese a tutto il sistema per garantire un utilizzo rapido e appropriato delle risorse disponibili dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per garantire un orizzonte di prosperità per i nostri figli. Una voglia di vita che in questo Parco trova la sua ragione e la sua forza”.