“Settantotto anni fa Napoli divenne per tutti gli italiani un esempio di riscatto contro la dittatura e di riconquista della libertà. Ridotta in macerie, prostrata a livello emotivo, lasciata sola a difendersi, con forze impari, contro il nemico, Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l’occupazione nazista, costringendo il nemico alla ritirata”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione del 78° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.
“Nel corso di quel terribile conflitto mondiale – ha sottolineato la terza carica dello Stato – la città partenopea era stata bersaglio di ingenti bombardamenti, con pesantissime perdite in termini di vite umane. Nonostante i gravi danni e le indicibili sofferenze, tutta la cittadinanza napoletana oppose una resistenza disperata, ribellandosi al piano di rastrellamenti concepito dagli occupanti tedeschi, che prima della ritirata volevano ridurre Napoli ‘in cenere e fango’”.
Per Fico, “ricordare questo evento significa comprendere l’alto prezzo della libertà ed il valore della nostra democrazia. Conquiste che dobbiamo ai cittadini napoletani, così come ai tanti eroi della Resistenza, che hanno dimostrato non soltanto un grande coraggio, ma soprattutto fierezza civica e tenacia nel non rassegnarsi mai”. “Oggi, come allora, abbiamo bisogno di quella energia ideale: per affrontare le sfide che ci attendono, ma anche per respingere ogni possibile nuova forma di estremismo, per contrastare l’odio, le ingiustizie, la corruzione e l’egoismo sociale”, ha aggiunto il presidente della Camera, secondo cui “la nostra democrazia – che vive attraverso il riconoscimento di diritti, di opportunità, di dignità – necessita sempre di essere difesa e tutelata. È un impegno che dobbiamo portare avanti ogni giorno, anche in nome di coloro che si resero protagonisti di quelle memorabili giornate a Napoli, e sempre grati per loro straordinaria capacità di immaginare e di impegnarsi, a tutti i costi, per un futuro di diritti e di pace”.