Il 77,3% degli abitanti di San Marino vuole che le donne possano abortire se è in pericolo la vita della mamma o se il feto mostra anomalie e malformazioni che possono “comportare grave rischio per la salute fisica o psicologica della donna”. Si è votato ieri a San Marino per un referendum propositivo che depenalizza l’aborto anche nella piccola repubblica dove ancora l’interruzione di gravidanza era considerata reato. A schierarsi per il no il partito democratico cristiano sammarinese e le associazioni di ispirazione cristiana. Già a giugno il vescovo Andrea Turazzi aveva spiegato in un lungo editoriale sul mensile cattolico “Montefeltro” le ragioni del no al referendum, per “un sì pieno alla vita”. Fino all’ultimo numero del “Montefeltro”, le diverse associazioni e realtà di ispirazione cattolica si sono pronunciate a sostegno del no. Alle urne è andato il 41% degli aventi diritto.