“La crisi pandemica ha fatto risuonare ancora più fortemente tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. Non possiamo essere sordi a questo duplice grido, dobbiamo ascoltarlo bene! Ed è quello che voi vi proponete di fare”. Il Papa ha cominciato il suo discorso all’assemblea plenaria della Pontificia Accademia per la vita (Pav) con questo appello. “L’esame delle numerose e gravi questioni emerse in questi ultimi due anni non è un compito facile”, ha ammesso Francesco riguardo al tema della plenaria, la salute pubblica nell’orizzonte della globalizzazione. “Da una parte siamo logorati dalla pandemia di Covid-19 e dall’inflazione di discorsi che sono stati suscitati”, l’analisi del Papa: “Quasi non vogliamo più sentirne parlare e abbiamo fretta di passare ad altri argomenti. Ma d’altra parte è indispensabile riflettere con calma per esaminare in profondità quanto è accaduto e intravedere la strada verso un futuro migliore per tutti”. “Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”, ha ribadito il Santo Padre, che ha aggiunto a braccio: “Da una crisi sappiamo che non si esce uguali: o migliori o peggiori, la scelta è nelle nostre mani”.