Vescovi europei: ricevuti al Quirinale da Mattarella, “Chiese hanno offerto contributo prezioso alla edificazione di un’Europa coesa”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Le Chiese in Europa hanno “offerto un contributo prezioso alla crescita civile del nostro continente, confermando il ruolo delle Chiese nell’accompagnare e sostenere l’edificazione di un’Europa, ricca della varietà delle opzioni dei suoi popoli e, nel contempo, coesa nella capacità di coniugare le sue diverse manifestazioni nell’unità, attorno ai valori fondanti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo questo pomeriggio al Quirinale i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa riuniti a Roma per l’assemblea plenaria del Ccee, che celebra quest’anno i 50 anni di fondazione. “Ricorre spesso la tentazione – ha detto Mattarella – di considerare la conquista della pace, l’affermazione dei diritti di libertà – inclusa quella religiosa – il vivere in società aperte e tolleranti come acquisizioni scontate e irreversibili. Sappiamo, in realtà, che, ancor oggi, molti Paesi sono percorsi da pulsioni particolarmente insidiose, soprattutto in un’epoca in cui, nel mondo, riaffiora la tentazione di asservire le espressioni religiose a motivo di scontro, a pretesto per giustificare discriminazioni di vario segno”. In questo contesto e alla luce dell’attuale momento storico, l’Europa – ha detto il capo dello Stato – “deve dimostrare, nei fatti, di essere all’altezza della civiltà che afferma di rappresentare. In tutti gli ambiti che qualificano lo sviluppo umano: sociale, politico, economico, educativo”. “Dopo la pandemia e la crisi economica che ne è conseguita, oggi siamo chiamati a ricostruire società coese e solidali, in grado di superare gli squilibri sociali, economici e ambientali che stanno compromettendo la stessa vita di questo nostro pianeta”. “La presidenza italiana del G20 – ha quindi ricordato Mattarella – ha ritenuto, per queste ragioni, di porre al centro della sua agenda tre priorità: persone – pianeta – prosperità”. Ed ha aggiunto: “In questo percorso, le personalità religiose dei Paesi europei, hanno un ruolo rilevante nel contribuire a risvegliare le sensibilità assopite e nello stimolare un ampio e fecondo dibattito pubblico, che tocca aspetti cruciali per il futuro della nostra Europa e del mondo intero”. “Vi ringrazio della vostra presenza – ha concluso il Capo dello Stato – ed esprimo l’apprezzamento per l’impegno che dispiegate a favore di un’Europa rinnovata, in un mondo in pace”.

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