“La Santa Sede, consapevole della sua natura religiosa e della sua missione universale, ha a cuore la pace in tutte le sue sfumature e sottolinea sempre la necessità di assicurarla con il rifiuto radicale della guerra, come strumento per regolare i conflitti fra Stati, e con un disarmo effettivo”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, intervenendo questa mattina con un lungo discorso all’assemblea plenaria del Ccee. Parolin ha sottolineato come il tema della pace sia centrale nelle attività della diplomazia pontificia, nella convinzione che “in un mondo sempre più complesso e connesso, è fondamentale il ruolo dei costruttori di pace, la collaborazione tra le Nazioni e il dialogo tra le fedi”. “Solo un clima di fiducia, di dialogo e di solidarietà – ha osservato Parolin – fra tutti coloro che operano nelle relazioni internazionali, ma anche in quelle quotidiane e semplici di ogni giorno, potrà favorire la vera pace, come offerta di perdono e riconciliazione, di amicizia e fraternità, di verità e carità”. La pace – come dice il Papa – non è solo assenza di guerra. “Il valore e la promozione della pace – ha quindi aggiunto il segretario di Stato – sono collegati alla verità, alla giustizia e alla misericordia, e ogni processo di pace richiede un impegno duraturo che si può raggiungere attraverso un sincero dialogo, chiamato a diventare vero strumento di riconciliazione. Così, la pace diventa un’arte che coinvolge e riguarda tutti e in cui ognuno deve fare la sua parte, in un compito che non conosce fine”.