Siria: Aics e Upp, riabilitazione di un intero reparto pediatrico a Raqqa

A giugno è iniziato il progetto “Darna Fase IV – La nostra casa” finanziato dalla Cooperazione italiana (Aics) e implementato da Un ponte per (Upp) per aumentare ed assicurare l’accesso a servizi di salute, protezione e benessere psicosociale della popolazione più vulnerabile nell’area urbana di Raqqa, con un focus particolare sui servizi materno-infantili. In Siria, dopo dieci anni di guerra, spiegano da Upp, sono ancora tantissime le persone che vivono sfollate, con servizi sanitari minimi o inesistenti. Un’emergenza che ha portato 13.400.000 persone a necessitare oggi di aiuti umanitari: tra queste, quasi la metà è in severo stato di bisogno. La situazione si è aggravata con la diffusione del Covid-19, che sta causando un aumento dei livelli di povertà e disoccupazione, disagio psicosociale, violenza domestica e gravi rischi per la vita e la crescita dei minori. In questo contesto si colloca “Darna IV”, quarta fase del programma indirizzato al supporto di servizi sanitari, di protezione ed empowerment per donne e minori a Raqqa. Il progetto è finanziato dalla Cooperazione italiana e implementato da Un ponte per, insieme al partner locale Mezzaluna Rossa Curda (Krc). “Darna” (in italiano ‘la nostra casa’) è stato avviato nel 2018 dopo la fine del controllo di Daesh (Isis) nel Governatorato di Raqqa, grazie al sostegno di Aics, e continuerà fino a settembre 2022. I lavori di riabilitazione della struttura sono stati avviati lo scorso 14 settembre con l’intento di coprire un gap importante nell’area urbana e sub-urbana di Raqqa, nella quale mancano strutture pediatriche pubbliche e gratuite e si registrano al momento solo 25 posti letto dedicati ai pazienti pediatrici. Il nuovo reparto di pediatria sarà attivo h24 con 32 nuovi posti letto, 2 infermieri e un pediatra sempre presenti, più un servizio di consulenze pediatriche 8 ore al giorno e un servizio di pronto soccorso attivo h24. Oltre ai servizi pediatrici, continueranno quotidianamente ad essere garantite prestazioni sanitarie di salute materna e riproduttiva, con un servizio h24 per le emergenze ostetriche e servizi base di salute materna come consultazioni prenatali, postnatali per madri e neonati. L’intervento, della durata di 16 mesi, prevede di raggiungere direttamente quasi 28.000 persone. Tra queste circa 12.700 donne, 8.000 bambine e più di 7.000 bambini. Upp continua ad essere uno dei pochi attori umanitari – e l’unica Ong italiana – con la capacità di raggiungere persone bisognose in tutto il nord-est della Siria, anche in aree remote ed insicure.

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