Eitan: Lucattini (psichiatra), “in Italia esistono dei protocolli avanzatissimi nel trattamento dei bambini traumatizzati”

“Non sottovalutiamo che Eitan è stato tenuto in coma farmacologico”. A ricordare i traumi vissuti dall’unico superstite della tragedia della funivia Stresa-Mottarone, è la dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (Spi) e della International psychoanalytical association (Ipa). “Il piccolo – continua – ha il ricordo dei genitori finché non è caduto. Poi è stato necessariamente posto in coma dai sanitari. In Italia esistono dei protocolli avanzatissimi nel trattamento dei bambini traumatizzati. Grazie alla Protezione civile, c’è stata una attivazione della Società psicoanalitica italiana e delle altre società scientifiche di psicoterapia psicoanalitica per prestare soccorso ai terremotati de L’Aquila poi del Centro Italia e infine ai profughi. C’è un’eccellenza assoluta per il trattamento dei traumi infantili. Per l’emergenza Covid-19 è stata coordinata un’assistenza gratuita dal ministero della Salute. Non c’è quindi una motivazione sanitaria per dire che in Israele sarebbe curato meglio che in Italia”. Secondo l’esperta di psicoanalisi dell’età evolutiva “Perdere tutto porterebbe a una frattura interna che spezza l’Io. È come se fosse una ferita, non solo del corpo, che va elaborata con un lavoro psicoanalitico che può durare anni. La crescita infantile si basa sulla continuità e la costanza affettive e ambientali, elementi basilari perché un essere umano cresca mentalmente sano”.

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