La diocesi di Roma va a Lourdes e in Terra Santa. Con l’organizzazione tecnica dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), saranno guidati rispettivamente da mons. Paolo Ricciardi, vescovo delegato per la pastorale sanitaria, dal 30 settembre al 3 ottobre, e da mons. Benoni Ambarus, vescovo delegato per la carità, dall’8 al 15 novembre. E riprendono anche i viaggi internazionali: un primo gruppo di fedeli è in Grecia, e un altro sarà presto in Giordania. “Il pellegrinaggio diocesano ha sempre una forte valenza spirituale”, sottolinea mons. Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Orp: “Quello a Lourdes sarà dedicato in particolare al tema della salute; il Covid è espressione di una fragilità che tocca aspetti molto vasti nella vita di ciascuno di noi, ed è per questo che andremo a chiedere di prenderne consapevolezza, oltre che guarigione. Il viaggio in Terra Santa è dedicato invece al tornare alla sorgente della nostra fede, perché un popolo in cammino deve sapere da dove parte per conoscere quale strada sta percorrendo”. Per raggiungere la cittadina francese bastano un documento valido di identità e la certificazione verde; mentre per andare in Israele “attualmente si richiede la doppia vaccinazione con non più di sei mesi di effettuazione, ma si è in attesa di un superamento di questa normativa con il riconoscimento della validità del green pass europeo, quindi senza la clausola dei sei mesi”, dice ancora il sacerdote. E intanto stanno riprendendo anche i viaggi internazionali organizzati dall’Orp: mentre un gruppo si trova attualmente in Grecia per il percorso “Cuore della cultura classica e dell’evangelizzazione di San Paolo”, un altro si appresta, a metà ottobre, a partire per la Giordania, e a febbraio è già pronto il primo itinerario in Egitto dopo la pandemia.