Il cammino sinodale della Chiesa in Romania, la dimensione missionaria della Chiesa e la situazione dei cristiani nel Medio Oriente sono stati i principali temi al centro dell’incontro dei vescovi della Conferenza episcopale romena, riuniti in assemblea plenaria. La sessione di lavoro, ospitata dall’arcidiocesi di Bucarest nel monastero dei padri Carmelitani scalzi di Snagov, si è svolta tra il 20 e il 22 settembre, per la prima volta in presenza, dall’inizio della pandemia. All’incontro sono mancati alcuni vescovi a causa della pandemia, ma hanno preso parte due dei vescovi emeriti e tre vescovi novelli – gli ausiliari di Blaj, Alba-Iulia e Lugoj –, consacrati nel 2020. Partendo dal documento preparatorio e dal Vademecum per il Sinodo del 2023, i vescovi hanno riflettuto sui passi necessari per attuare il cammino sinodale, che sarà avviato il 17 ottobre nelle diocesi e le eparchie della Chiesa in Romania. “È una novità e una provocazione per tutti noi, perché questo sinodo interpella e coinvolge l’intera Chiesa, a tutti i livelli”, ha dichiarato mons. Aurel Percă, arcivescovo di Bucarest e presidente della Cer.
La seconda tappa del cammino sinodale, quella a livello nazionale, che inizierà nell’aprile 2022, sarà sull’agenda della prossima assemblea dei vescovi romeni. Martedì 21 settembre è intervenuto in assemblea mons. Giampietro Dal Toso, presidente delle Pontificie opere missionarie (Pom), il quale ha presentato l’Opera e ha proposto modalità concrete per rinvigorire la collaborazione della Pom Romania con le strutture della Chiesa locale. Mons. Dal Toso ha visitato inoltre la sede romena delle Pom e ha incontrato alcuni membri dell’Opera in Romania. “È stata una visita molto importante. Mons. Dal Toso ha cercato di risvegliare nei vescovi lo spirito di appartenenza alla Chiesa universale e la responsabilità per le opere missionarie. Li ha incoraggiati a sostenere le attività missionarie e ad aprire le diocesi e le eparchie della Romania a tutte le quattro le Pom, in particolare all’Infanzia missionaria, rilevando l’importanza di una fede missionaria”, ha spiegato al Sir don Eugen Blaj, direttore Pom Romania.
Nell’ultimo giorno dell’assemblea, i vescovi romeni hanno incontrato sua beatitudine Youssef Absi, patriarca della Chiesa greco-cattolica melchita, il quale ha parlato della situazione dei cristiani nel Medio Oriente. Inoltre, i vescovi novelli hanno assunto responsabilità all’interno della Cer: mons. Cristian Crișan, responsabile per migranti, mons. Ioan Bot, responsabile per vita consacrata e per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. La prossima assemblea della Cer sarà a Timișoara, tra 7-9 aprile 2022.