Myanmar: migliaia di persone in fuga dallo Stato del Chin, almeno 20mila sfollati. Vuota la città di Thantlang e colpi di arma da fuoco anche nella capitale di Hakha

(Foto ANSA/SIR)

La gente è in fuga. Lo Stato prevalentemente cristiano del Chin nel Myanmar occidentale ha visto un aumento del numero di sfollati interni (IDP) e rifugiati con l’intensificarsi dei combattimenti tra i militari e i gruppi della milizia locale. E’ la situazione nella città di Thantlang a destare particolare preoccupazione: secondo quanto riferisce oggi l’agenzia cattolica di informazione asiatica UcaNews, l’intera popolazione di almeno 8.000 persone della città è fuggita dalle proprie case subito dopo l’assalto militare del 18 settembre e i combattimenti contro i gruppi di resistenza locali. Almeno 30 soldati sono stati uccisi durante gli scontri. Anche Cung Biah Hum, pastore cristiano di confessione battista, che cercava di domare le fiamme, è stato colpito a morte. Un assistente sociale cattolico ha detto ad UcaNews che quasi tutte le persone della città, per lo più di etnia cristiana Chin, sono state costrette a fuggire dalle loro case nei villaggi vicini mentre alcune sono fuggite oltre il confine nello stato indiano del Mizoram. “Solo poche famiglie rimangono in città poiché la maggior parte delle persone ha abbandonato le proprie case per paura di ulteriori attacchi ai civili”. Anche un sacerdote cattolico e le suore sono fuggiti dalla città in una parrocchia vicina. Si stima che siano almeno 20.000 le persone sfollate dallo Stato di Chin da quando sono scoppiati i combattimenti a maggio. Edifici e case parzialmente distrutte anche ad Hakha, capitale dello stato di Chin, durante il fine settimana. Si sono sentiti colpi di arma da fuoco anche nella città di notte.

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