“Essere cattolici significa saper riconoscere e accogliere il bene ovunque esso sia, e rallegrarci di esso” e “proprio nell’incontro con la diversità dei
migranti, nel dialogo interculturale e interreligioso ci è data l’opportunità di crescere in questa dimensione”. Sono le parole di don Giovanni De Robertis, direttore generale Fondazione Migrantes, in un intervento pubblicato sul mensile “Migranti-press” in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra il 26 settembre. “Dobbiamo dunque rendere più cattoliche le nostre parrocchie, le comunità in cui ognuno di noi vive”, afferma monsignor De Robertis, ricordando poi l’appello che Papa Francesco rivolge a tutti gli uomini e le donne del mondo “perché imparino a vivere insieme in armonia e in pace, ad abbattere muri e a costruire ponti, per fare delle frontiere luoghi privilegiati di incontro e non di separazione”. “Ma tutto questo potrà avvenire – sottolinea – solo se saremo capaci di sognare un futuro a colori per le nostre società”.