“Essere in Sinodo significa inverare il cammino ‘già e non ancora’ della nostra Chiesa alla luce della Parola. È alla Parola che dobbiamo riferirci per avere il senso più pieno del nostro Sinodo”. Lo ha detto questo pomeriggio mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina – Palmi, nell’intervento durante l’assemblea diocesana in corso a Rizziconi (Rc). “Camminare nella verità è partire dalla metà, che è Cristo – ha detto il presule che ha richiamato gli scritti giovannei – è imparare il percorso da perseguire, come homo viator, nella Chiesa”. Per mons. Milito “la verità vera non è un optional ma un impegno ineludibile se non si vuole brancolare nel buio e cadere in un vuoto esistenziale”. L’invito di mons. Milito è a “studiare il nostro tempo, leggere il mostro territorio con occhi aperti e sguardo in avanti, ritrovare unità di azione”, perché “il sinodare è fatica pensante nella ricerca della verità sinodare è fatica pensante nella ricerca della verità “. Infatti – l’interrogativo lasciato ai delegati riuniti in assemblea – “se non andiamo incontro alla verità, che cosa proporremo in senso comunitario?”.