“La Carità nasce dall’esperienza dell’Amore di Dio: solo chi fa quotidianamente l’esperienza di sentirsi amato può comprendere fino in fondo il comandamento dell’Amore”: così il vescovo di Sabina-Poggio Mirteto, mons. Ernesto Mandara, nella lettera alla diocesi all’inizio dell’anno pastorale 2021-2022. Se il cammino annuale si concentrerà su carità e servizio, il presule invita a rilettura dell’enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est” e a non dimenticare il legame inscindibile tra preghiera e carità: “Anche in quest’anno pastorale sarà proposta a tutte le comunità l’esperienza della lectio divina”, scrive. Nel ricordare progetti Caritas, opere segno, associazioni impegnate nel volontariato ed esperienze di collaborazione con istituzioni e realtà non ecclesiali, mons. Mandara lancia alcune proposte: un corso per volontari Caritas, riflettere sulla possibilità di riavviare in diocesi il servizio civile, una scuola di formazione all’impegno politico e sociale e la nascita di uno “sportello sociale”. All’interno del cammino sinodale, mons. Mandara ricorda infine che “la carità, per essere testimoniata, deve essere innanzitutto vissuta nella Comunità ecclesiale”, perché “la Chiesa è comunione”. Le linee pastorali per il nuovo anno saranno presentate dal vescovo di Sabina-Poggio Mirteto durante l’Assemblea diocesana, domenica 26 settembre alle 16 nel Palazzetto dello sport di Monterotondo Scalo (Rm). Sul tema “In Cristo, pietre vive… edificati nella Carità”, l’evento sarà introdotto da lectio divina del card. Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento.