“Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza, di impegno, per l’intero Paese. Come ogni anno, il primo giorno di scuola suscita festa e attesa. Ma quest’anno a essere speciale è l’anno scolastico che comincia. Voi, ragazze e ragazzi, tornate di nuovo tutti in aula, insieme ai vostri insegnanti. Dopo le tante sofferenze e le grandi limitazioni che la pandemia ci ha imposto, la ripartenza delle scuole a pieno regime è il segno più evidente della ripartenza dell’Italia”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico “Tutti a Scuola”, svoltasi oggi pomeriggio a Pizzo Calabro (Vibo Valentia). “Con le scuole riaperte – ha proseguito il Presidente della Repubblica – si riallacciano i fili che si erano interrotti o che erano diventati più esili: certo, anzitutto lo studio, ma anche le relazioni, le amicizie, l’insieme di quelle esperienze così decisive nella vostra formazione. E questo trasmette energia a tutta la comunità nazionale. La scuola è ossigeno per la società. Non riguarda soltanto voi che la frequentate. Il suo funzionamento è specchio di quello del Paese”. “Merita attenzione – ha rimarcato Mattarella – la grande partecipazione degli studenti alla campagna vaccinale: rivela da che parte sta il desiderio di libertà, di vivere appieno la propria vita con gli altri, rispettandoli, e dove invece prevale una visione regressiva. Proprio il mondo della scuola, nel suo insieme, si è dimostrato un potente anti-virus. Ne è testimonianza il dato del 94% di vaccinati tra il personale docente e non docente. Quello che per l’intera società è un obiettivo, la scuola lo ha già raggiunto. E vuole andare più avanti, per la sicurezza di tutti. Ancor più doverosa nei luoghi dei bambini e dei ragazzi”. “Quando è comparso il virus, la scuola è stata la prima a dover chiudere le sue porte”, ha ricordato Mattarella aggiungendo in conclusione del suo intervento che “ora, grazie alle vaccinazioni e alle nuove misure di precauzione, questo non deve più accadere”.