“Poiché i cristiani costituiscono oltre il 25% della popolazione mondiale, possiedono davvero il potenziale per cambiare in meglio le loro comunità e il mondo durante le prossime cinque settimane”. Così il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale saluta il Tempo del creato. Celebrato per la prima volta nel 1989, questo tempo ecumenico annuale inizia il 1° settembre, con la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato istituita da Papa Francesco nel 2015, e termina il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi. Quest’anno – informa il citato Dicastero rimandando al video del Papa per settembre, in cui Papa Francesco chiede a tutti noi di interrogarci sul nostro modo di vivere e orientarci “verso stili di vita più semplici e rispettosi dell’ambiente”, il Tempo è iniziato con un incontro di preghiera trasmesso in diretta sui canali YouTube e Facebook. L’incontro ha presentato preghiere e ha invitato i partecipanti a esplorare più a fondo il tema del Tempo del Creato di quest’anno, “Una casa per tutti? Rinnovare l’Oikos di Dio”, che si basa sul Salmo 24,1. Con la COP26 che inizierà il 31 prossimo ottobre, questo è anche un momento cruciale per i cattolici per difendere i più vulnerabili firmando la petizione “Pianeta Sano, Persone Sane”, che invita i leader mondiali a difendere la cura del creato di Dio. Mons. Bruno-Marie Duffé, già segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha invitato i cattolici a firmare e promuovere la petizione, dicendo: “Il Tempo del Creato di quest’anno sarà anche un momento fondamentale per i cattolici per alzare la voce dei più vulnerabili e mobilitarsi in loro favore”. Risorse e informazioni gratuite sono disponibili sull’apposito sito