Con il patrocinio del comune e dell’arcidiocesi di Genova, oggi e domani sarà celebrato il centenario della nascita del servo di Dio Aldo Gastaldi, conosciuto come comandante partigiano, con il nome di “Bisagno”, nato a Genova il 17 settembre 1921 e morto a Desenzano sul Garda il 21 maggio 1945. Egli sarà definito “il primo partigiano d’Italia”: leader carismatico per i suoi uomini, rispettato e temuto dai nemici, nella sua azione di combattente per la libertà appariva un puro e disinteressato amore di patria, al di là e al di sopra delle ideologie. Per le sue virtù civili e militari, dopo la sua morte, gli furono intitolate strade, una piazza, una scuola, busti e monumenti, gli furono conferiti pubblici riconoscimenti, come la sepoltura al Pantheon degli uomini illustri genovesi. “Tuttavia – si legge in una nota – la sua figura non si può comprendere se si prescinde dalla sua fede religiosa e dalla sua straordinaria dirittura morale, mantenute pur nelle terribili circostanze della guerra”. Per questo, per una vera e propria “fama di santità”, che fin dall’inizio ha avvolto la sua memoria e cresce sempre più, è stata avviata, presso l’arcidiocesi di Genova, causa di beatificazione e canonizzazione. Le sue vicende saranno ripercorse stasera, alle ore 20.45, con la proiezione, a cura del Serra Club di Genova, presso il Cineclub Nickelodeon, del film documentario “Bisagno” di Marco Gandolfo; un’altra occasione celebrativa sarà, domani, alle ore 10.30, lo svelamento, alla presenza dell’arcivescovo di Genova, mons. Marco tasca, del sindaco e del presidente del municipio, di una targa commemorativa posta sulla casa natale in Salita Granarolo. Il momento più solenne sarà però rappresentato dalla santa messa presieduta dallo stesso arcivescovo nella cattedrale di San Lorenzo domani sera, alle ore 18.30, in cui sarà ricordato Aldo per il suo esempio di fede, pienamente vissuta e testimoniata come un raggio di sole in mezzo alle tenebre dell’odio e della guerra. Gli eventi del Centenario sono promossi dalla postulazione della causa di canonizzazione e dal Comitato Aldo Gastaldi “Bisagno”.