Secondo il report del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, relativo al periodo 6-12 settembre, quattro Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio moderato, le restanti 17 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso. Solo una Regione/Provincia autonoma riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.655 vs 13.546 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). Aumenta invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 43%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in diminuzione rispetto alla settimana precedente.
La variante delta, prevalente in Italia e dominante nell’Unione europea, “è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale”, confermano gli esperti ribadendo che “una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Opportuno, concludono, “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.