La Commissione Ue ha inaugurato oggi l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) “per prevenire, individuare e rispondere rapidamente” a tali eventuali emergenze. L’Hera “batterà sul tempo le minacce e le potenziali crisi sanitarie grazie alla raccolta di informazioni e al rafforzamento delle capacità di risposta necessarie”: questo almeno nelle intenzioni dell’esecutivo comunitario. In caso di emergenza, l’Hera “garantirà lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di medicinali, vaccini e altre contromisure mediche, quali guanti e mascherine, spesso assenti durante la prima fase della risposta al coronavirus”. Hera è ritenuto “un pilastro fondamentale dell’Unione europea della salute”, annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione già lo scorso anno e ribadita ieri dinanzi all’Europarlamento.
Prima di una crisi sanitaria, nella “fase di preparazione”, Hera “collaborerà strettamente con altre agenzie sanitarie nazionali e dell’Ue, con l’industria e con i partner internazionali per migliorare la preparazione alle emergenze”. “Procederà alle valutazioni delle minacce e alla raccolta di informazioni, elaborerà modelli per prevedere un’epidemia e, entro l’inizio del 2022, individuerà e agirà su almeno tre minacce ad alto impatto e colmerà eventuali lacune nelle contromisure mediche”. Sosterrà inoltre la ricerca e l’innovazione, affronterà le sfide del mercato e rafforzerà la capacità industriale. Promuoverà gli approvvigionamenti e “affronterà le sfide connesse alla loro disponibilità e distribuzione e aumenterà la capacità di stoccaggio per evitare carenze e strozzature nella logistica”.
Nel caso poi in cui sia dichiarata un’emergenza di sanità pubblica a livello dell’Ue, Hera, prosegue una nota esplicativa diffusa a Bruxelles, “può passare rapidamente alle operazioni di emergenza, ricorrendo ad esempio a un celere processo decisionale e all’attivazione di misure di emergenza, sotto l’egida di un consiglio di alto livello incaricato delle crisi sanitarie. Attiverà finanziamenti di emergenza e avvierà meccanismi per il monitoraggio, lo sviluppo di nuovi prodotti mirati, le procedure di acquisizione e l’acquisto di contromisure mediche e di materie prime”.
Le attività dell’Hera potranno contare su un bilancio di 6 miliardi di euro provenienti dall’attuale quadro finanziario pluriennale per il periodo 2022-2027, di cui una parte proverrà dall’integrazione di NextGenerationEu.
Per garantire un avvio rapido, Hera sarà istituita come struttura interna della Commissione e sarà pienamente operativa all’inizio del 2022.