Dopo la ripresa dei pellegrinaggi, con le restrizioni iniziali nell’autunno 2020 per il Covid-19, il santuario mariano nazionale austriaco di Mariazell ha vissuto una stagione primaverile ed estiva intensissima, con la ripresa del flusso costante dei pellegrini, soprattutto su base individuale o di piccoli gruppi. Il superiore del santuario, il benedettino padre Michael Staberl, ha tracciato un bilancio della seconda stagione dei pellegrinaggi che sta per concludersi, ancora sotto il segno della pandemia. “La partecipazione alle funzioni religiose in agosto e settembre è stata molto alta nei giorni feriali”, ha riferito il superiore, che ha sottolineato: “Il rapporto della gente con Mariazell è stato notevole durante la pandemia e si nota tanto la gioia di molte persone durante il pellegrinaggio”. Diversi grandi pellegrinaggi – come quelli dei croati del Burgenland, del sindacato dei contadini, del sindacato degli anziani, dei giovani rurali o della polizia – sono stati ripresi e avevano una ottima organizzazione relativamente alle restrizioni per il Covid: ma, ha affermato Staberl, altri gruppi di pellegrini, soprattutto internazionali, non sono ancora ripartiti. “Mancano in gran parte i gruppi di pellegrini ungheresi, cechi, slovacchi, polacchi e croati. Il grande pellegrinaggio ungherese di inizio ottobre, ad esempio, è stato nuovamente annullato”. Per il benedettino, tuttavia, è stato chiaramente evidente che la pandemia ha reso le cose difficili: “molti gruppi parrocchiali sono rimasti lontani, così come gruppi di scolari e pensionati”.