L’aereo con a bordo il Santo Padre di ritorno dal viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia, decollato dall’Aeroporto di Bratislava alle ore 15.48, è atterrato all’Aeroporto di Roma-Ciampino alle ore 15.17. Subito dopo la partenza in aero a Bratislava, come di consueto, il Papa ha fatto pervenire alla presidente della Repubblica della Slovacchia, Zuzana Caputova, un messaggio in cui esprime “profonda gratitudine” al capo di Stato e al popolo slovacco per la loro “generosa accoglienza ed ospitalità”. Sorvolando l’Ungheria, la Croazia, la Bosnia Erzegovina, Francesco ha fatto pervenire ai capi di Stato i rispettivi telegrammi. “Ritornando a Roma a conclusione del mio viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia – si legge in quello indirizzato al presidente della Repubblica d’Ungheria, Janos Ader – rinnovo la mia gratitudine a Sua Eccellenza e al popolo ungherese e invoco sulla nazione abbondanti benedizioni”. Al presidente della Repubblica della Croazia, Zoran Milanovic, e ai suoi “amati cittadini” il Papa rinnova i suoi saluti, invocando sulla nazione le abbondanti benedizioni di Dio onnipotente”. “Migliori auguri” anche al presidente della Bosnia-Erzegovina, Zeljko Komsic, e ai rispettivi cittadini, sempre con l’invocazione di “abbondanti benedizioni divine”. “Al rientro del viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia, dove ho avuto la gioia di incontrare le locali popolazioni ricche di spirituale fervore – si legge infine nel messaggio rivolto al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella – esprimo a lei, signor presidente, il mio cordiale saluto e assicuro una speciale preghiera per il bene e la prosperità della nazione italiana, sulla quale invoco celesti benedizioni”.